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Medulloblastoma: uno studio identifica le possibile cause

Posted by bibliotecabiomedica su gennaio 19, 2010

Un recente studio condotto da ricercatori australiani e americani ha identificato le origini del medulloblastoma, uno dei peggiori tumori del cervello, che colpisce spesso in età pediatrica.
La ricerca ha individuato in due tipologie di cellule le possibili cause del medulloblastoma: le cellule staminali cerebrali (NSCs) e i precursori dei neuroni granulosi (GNPs); i ricercatori hanno condotto lo studio esaminando un gene chiamato Patched, che è coinvolto nella regolazione di entrambe le cellule: quando il gene è inattivo, il medulloblastoma si sviluppa; purtroppo non c’è modo di sapere in quale cellula ha cominciato a svilupparsi il tumore.

La ricerca è stata pubblicata sul numero corrente di Cancer Cell.

Articolo di riferimento:
Zeng-Jie Yang, Tammy Ellis, Shirley L. Markant, Tracy-Ann Read, Jessica D. Kessler, Melissa Bourboulas, Ulrich Schüller, Robert Machold, Gord Fishell, David H. Rowitch, Brandon J. Wainwright, Robert J. Wechsler-Reya, Acquisition of Granule Neuron Precursor Identity Is a Critical Determinant of Progenitor Cell Competence to Form Shh-Induced Medulloblastoma, Cancer Cell, Volume 14, Issue 2, 12 August 2008, Pages 135-145
Leggi l’articolo completo (solo per utenti dell’Università di Firenze)

Fonte: Medicalnews Today

Aggiornamento del 19 gennaio 2010:
Studiosi italiani del dipartimento di Medicina sperimentale dell’Universita’ La Sapienza di Roma, invece, sostengono che la chiave per lo sviluppo del medulloblastoma stia nell’aumento di attivita’ della proteina cellulare Gli1, la cui inattivazione potrebbe essere una buona strategia terapeutica.

Articolo di riferimento:
Gianluca Canettieri, Lucia Di Marcotullio, Azzura Greco, Sonia Coni, Laura Antonucci, Paola Infante, Laura Pietrosanti, Enrico De Smaele, Elisabetta Ferretti, Evelina Miele, Marianna Pelloni, Giuseppina De Simone, Emilia Maria Pedone, Paola Gallinari, Alessandra Giorgi, Christian Steinükhler, Luigi Vitagliano, Carlo Pedone, M. Eugenia Schinin, Isabella Screpanti & Alberto Gulino, Histone deacetylase and Cullin3–RENKCTD11 ubiquitin ligase interplay regulates Hedgehog signalling through Gli acetylation, Nature Cell Biology, published online 17 Jan. 2010.
Leggi l’articolo completo (solo per utenti dell’Università di Firenze)

Fonte: Sanità News

Una Risposta to “Medulloblastoma: uno studio identifica le possibile cause”

  1. NINO tRAMUTA said

    SONO STATO OPERATO NEL DICEMBRE DEL 2005 PER L’ASPORTAZIONE DI UN MEDULLO BLASTOMA. sONO STATO OPERATO AL nIGUARDA A MILANO
    oGGI vIVO A PALERMO DOVE SVOLGO L’ATTIVITà DI AVVOCATO ALL’EPOCA AVEVO 34 ANNI.
    vI CHIEDO: “l’USO ECCESSIVO DEL TELEFONINO HA POTUTO DETERMINARE LA CRESCITA DEL MEDULLOBLASTOMA?”
    nINO TRAMUTA

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